Il Borgo di Ceri

Ceri è una frazione del comune di Cerveteri, in provincia di Roma. Il borgo sorge su un altipiano tufaceo a poca distanza da Cerveteri.

Paesaggio

Le campagne intorno al borgo hanno il piacevole aspetto tipico della campagna romana, con intensa attività agricola.

Storia

Il borgo attuale venne fondato nel 1236 su un precedente piccolo abitato risalente al VII secolo quando gli abitanti della vicina Caere (Cerveteri) abbandonarono quest'ultima per trasferirsi in una posizione meglio difesa naturalmente. Al nuovo centro diedero il nome di Caere Novum (oggi semplicemente Ceri, da non confondersi con la località di Cerenova, parte della frazione di Marina di Cerveteri), per distinguerlo dalla città antica, Caere Vetus (oggi Cerveteri). Nello stesso periodo, per motivi di sicurezza, venne costruito il castello che troneggia a difesa del borgo.

Fra il XIII secolo ed il XIV secolo Ceri fu dominio dei Normanni, per divenire di proprietà di alcune delle più grandi famiglie romane: dagli Anguillara (della quale fu esponente Renzo di Ceri) ai Cesi, ai Borromeo, agli Odescalchi e per finire ai Torlonia, che in gran parte ne sono ancora proprietari.

Il Santuario

La Chiesa dell'Immacolata Concezione, insieme con la canonica, costituisce l'isolato centrale di Ceri, abbarbicato sul punto più alto del banco tufaceo. La Chiesa, in quanto tale, presenta oggi una forma disordinata che solo per approssimazione possiamo descrivere a tre navate con un'abside e un vano di transetto settentrionale. affreschi all'interno della chiesaAd enucleare la costruzione originaria stanno soprattutto due parti, sostanzialmente congruenti tra loro nell'estensione e nella cronologia (XII secolo): - una è il pavimento cosmatesco ben conservato in due ampi tratti, uno antistante l'abside (rialzato su un gradino), l'altro al centro della navata centrale che si estende verso l'ingresso; - l'altra parte relativamente antica è l'abside affreschi all'interno della chiesasemicircolare che presenta una partitura architettonica in tufo di relativa semplicità, ma di notevole raffinatezza. Le tre cappelle della navata sinistra sono collegate tra loro da due porticine nelle spesse mura divisorie. Di particolare importanza spirituale sono la cappella che accoglie il quadro della Madonna e quella dedicata a S. Antonio.

Tra le opere della Chiesa e del suo Santuario, le più significative sono gli affreschi del XII secolo, scoperti nel 1980 e recuperati nel 1989. Tutta la Chiesa ne era ricoperta, ma nel XVI secolo fu danneggiata dal Duca Valentino Borgia e metà di essa crollò. Gli affreschi rimangono sulla parete destra e sono posti su tre fasce da venti riquadri. affreschi all'interno della chiesaI più interessanti riguardano episodi dell'Antico testamento come la creazione del mondo, dell'uomo e della donna, la tentazione del serpente, la cacciata dal paradiso terrestre, l'arca di Noè, il sacrificio di Isacco, Giuseppe venduto dai fratelli, roveto ardente, Mosè davanti al faraone ed infine il passaggio del mar Rosso. Carattere saliente di questi affreschi è l'abbondanza di iscrizioni inserite nella compagine decorativa e nella trama iconografica.

[fonte: Wikipedia]